La famosa ricerca di Ulrich negli anni Ottanta (i pazienti ricoverati in un ospedale sono stati dimessi quasi un giorno prima, se le finestre delle loro camere davano su alberi al posto che su un muro) hanno stimolato una domanda molto importante in alcuni scienziati guidati dal professore di psicologia Marc Berman (Università di Chicago): che tipo di potere curativo hanno gli alberi che passa attraverso le finestre?
I risultati sono destinati ad avere un enorme impatto nel nostro concetto di urbanizzazione: piantare dieci alberi in più per strada aumenta dell’1% quanto i residenti nelle vicinanze si sentono sani. E’ il tipo di incremento che si osserverebbe regalando diecimila euro a famiglia!
[/vc_column][/vc_row][vc_row no_margin=”true” padding_top=”0px” padding_bottom=”0px” bg_video=”” class=”” style=””][vc_column fade_animation_offset=”45px” width=”2/3″]Abbiamo anche le prove degli effetti contrari legati alla mancanza di alberi. La terribile infestazione dell’insetto Agrilus Planipennis, che ha ucciso centinaia di milioni di alberi in Nord America tra il 1990 e il 2007, sembra aver avuto una influenza sull’aumento dei decessi per malattie cardiovascolari e respiratorie nelle zone infestate da questo coleottero.
Al contrario, undici alberi per isolato significano quasi un anno e mezzo di vita aggiunto (o un incremento del reddito di venti mila dollari) per persone con malattie cardiache, ictus e diabete.
Il particolare molto interessante è che solo gli alberi piantati lungo le strade e nei cortili che danno sulla strada sembrano avere questo effetto benefico, escludendo quindi i parchi o i cortili nascosti. Pertanto, più che una proprietà intrinseca del verde, è il nostro rapporto con esso che fa la differenza. In altre parole, è sufficiente osservare un albero per sentirsi meglio.
[/vc_column][vc_column fade_animation_offset=”45px” width=”1/3″][/vc_column][/vc_row][vc_row no_margin=”true” padding_top=”0px” padding_bottom=”0px” bg_video=”” class=”” style=””][vc_column fade_animation_offset=”45px” width=”1/1″]Parte dell’effetto è probabilmente dovuto ai colori: rispetto alla tavolozza di colori urbani (piatti, nella scala dei grigi), colori naturali sono più saturi, più “puri” in un certo senso. Questo tipo di stimoli sui nostri occhi (e il cervello) sembra funzionare a partire dalla foto di un paesaggio naturale, anche se l’effetto aumenta quando si cammina nei boschi veri.
Una passeggiata in un ambiente naturale sembra aiutare la memoria e l’attenzione (prestazioni del 20% migliori e miglioramento dell’umore), e tale passeggiata è più efficace alla fine della giornata, in particolare per coloro con diagnosi di depressione clinica.
A volte più aiuole e alberi significano marciapiedi più ampi e meno posti auto. Dovendo scegliere tra alberi e automobili, alcune persone preferirebbero la comodità di metallo al posto della salute verde. La verità è che abbiamo vissuto e lavorato per millenni solo a piedi, e per secoli solo utilizzando le biciclette, mentre al giorno d’oggi molte persone usano la propria auto per percorrere 200 metri o per un giro in centro. Le nostre abitudini sono cambiate e cambieranno di nuovo ed è la nostra consapevolezza che aiuterà il cambiamento, insieme alle scelte responsabili dei nostri Comuni.
[/vc_column][/vc_row][vc_row padding_top=”0px” padding_bottom=”0px”][vc_column fade_animation_offset=”45px” width=”1/1″]Per concludere, sembra sempre più necessario includere gli alberi e gli elementi naturali nelle nostre città, ovunque possibile. Per i nuovi modelli urbani, è più congeniale contruire attorno agli alberi già esistenti, rispettando e sfruttando la (nostra) natura. Per le strade già esistenti, c’è bisogno solamente di 10 alberi in più per strada per avere una popolazione più felice e più sana.
Dopotutto, in che tipo di strada vorreste vivere, veder giocare i vostri figli, passeggiare o affacciarvi dal vostro balcone?
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