Sta ancora facendo il giro del globo lo scandalo su Harvey Weinstein, il produtto nordamericano accusato di molestie sessuali da molte attrici. Tuttavia le reazioni non sonostate le stesse ovunque. Se l’atteggiamento negli Stati Uniti è stato di condanna del produttore, in Italia abbiamo assistito a molti episodi di colpevolizzazione soprattutto contro Asia Argento che mediaticamente è uscita più allo scoperto.
“Perché denuncia solo ora?”
“Lei non è vittima di violenza sessuale, le ha fatto comodo andarci”
“Ma poi è stata vista tante volte con Weinstein”
Queste solo solo alcune delle obiezioni mosse contro l’attrice e regista figlia di Dario Argento.
Mentre molti si fanno domande tipo “Come mai la vittima non denuncia?”, io ho voluto ribaltare la questione, ponendomi la domanda “Perché colpevolizziamo la vittima?“. La risposta, per niente scontata, si trova nel modo in cui funziona la nostra mente e la nostra società.
Ne parlo nel mio intervento in “Beck News”.
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