La demenza curata da una pianta preistorica?

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Foto di Marta Wave su Pexels

La Ginkgo biloba è la pianta vivente più antica del pianeta: i primi fossili sono stati trovati in strati di terreno risalgono a 250 milioni di anni fa. Se pensavate che i dinosauri fossero creature preistoriche, abbiamo qui una pianta che data precedentemente la loro comparsa sul pianeta Terra.
L’incredibile resistenza di questa pianta, che ha attraversato le ereo geologiche, è provata dal fatto che sei esemplari sono sopravvissuti addirittura all’esplosione atomica di Hiroshima e sono ancora lì, vivi e vegeti, se mi passate l’ironia.

L’estratto del Ginkgo Biloba, che risponde al nome da targhe automobilistiche di EGb761, ha provato di avere proprietà neuroprotettive e sembra essere efficace a rallentare il declino cognitivo e i cambiamenti nelle funzioni e nei comportamenti che mostrano le persone con demenza e disabilità cognitive.
Non stupisce, quindi, che i guaritori indiani ayurvedici lo abbiano da sempre usato come ingrediente fondamentale nella preparazione in un loro elisir di lunga vita: la Ginkgo Biloba può vivere fino a 1000 anni e fa vivere meglio gli esseri umani.

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